
Foto di Marina Ballo Charmet
Ormai non penso a te che raramente
per una vecchia abitudine che va morendo
e non provo dolore se passano mesi
senza vederti, il male che ho sofferto
si è assopito, penetrato con gli altri
a formare una crosta di terra
dove nasce ogni mio gesto, ogni mia voce,
una terra che invecchia e si indurisce
e cresce senza misericordia.
Gian Carlo Conti
da “Chiudere gli occhi”, Comune di Parma, 1984
