
Alain Delon in “La prima notte di quiete”, di Valerio Zurlini, 1972, Museo Fellini
L’ululato dei lupi.
Il verdeggiare lucido delle foglie
attraversando un sentiero sul promontorio.
Le diagonali familiari
di ognuno, l’asfalto malmesso delle città
e i viali alberati piuttosto freddi.
Il desiderio ben calibrato
che faccia da bandiera sul balcone
per la vita che si distende
con lenzuola morbide e bicchieri.
La donna sulla scacchiera che dorme
nella lunghissima sera
mentre il vento sbatte le imposte
delle finestre ragionevoli
e il soprassalto si riflette
nei sogni e sovviene, ancora,
quando si giocava alla guerra.
Una freccia d’argento
di un tempo eternamente remoto.
Luigi H. Perfetti
