Vòltess – Franco Loi

Foto di Leopoldo Pomés

 

Vòltati, senza dar peso, come si fa
quando i pensieri nell’aria scivolano via,
voltati per abitudine, lenta, senza senso
come quelle donne che per strada girano
la testa per un uomo, in casa, o sulla porta,
voltati per simpatia d’un rumore lontano,
o d’una rondine su nel cielo stravolta,
voltati senza sapere, per volontà
d’un qualche pensiero bizzarro, o per bugia,
voltati per ritornare, che dimenticato
ci son io dietro le spalle per rubarti
quel niente del camminare, quel tuo andare via.

Franco Loi

da “Lünn”, Firenze, Il Ponte, 1982

***

Vòltess, sensa dagh pés, cume se fa 
quand ch’i penser ne l’aria slisen via,
vòltess per abitüden lenta, sensa sâ,
cume quj donn che per la strada i gira
la testa per un òmm, in câ, o sü la porta,
vòltess per simpatia d’un rümur luntan,
o d’una runden sü nel ciel stravolta,
vòltess sensa savè, per vuluntâ
d’un quaj penser bislacch, o per busia,
vòltess per returnà, che smentegâ
sun mì che dré di spall te rubaria
quel nient del camenà, quel tò ’ndà via.

Un commento su “Vòltess – Franco Loi

  1. alessiagenesis ha detto:

    Una foto diversa;mi ricordavo quella con una donna magra,alta,capelli lunghi,vestiti bianco e nero,passo sicuro, determinato e potrebbe essere di S. Kubrick.

    Piace a 2 people

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