Ex voto – Eugenio Montale

Gertrude Käsebier, The Sketch, 1903

 

Accade
che le affinità d’anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade.

Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l’oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio. Tanto e altro
può darsi o dirsi.

Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perché solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.

Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell’albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.

Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors’era così come mi pareva
o non era.

Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l’innocenza è una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.

 Eugenio Montale

1969

da “Satura”, “Lo Specchio” Mondadori, 1971

4 commenti su “Ex voto – Eugenio Montale

  1. ladyviolet83 ha detto:

    Che poesia, Eugenio…… 😉

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  2. under ha detto:

    Grazie, come accade per ogni poesia che pubblico, esiste una piccola scintilla, una frase, un senso che riporta a momenti della mia vita. La tua ricerca e le tue scelta, sono per me fonte inesauribile di emozioni. grazie. Under

    "Mi piace"

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