L’ultima estate – Ghiannis Ritsos

Ghiannis Ritsos

 

Dicono addio i colori dei tramonti. È tempo di preparare
le tre valigie – i libri, le carte, le camicie –
e non scordare quell’abito rosa che ti stava così bene
anche se non lo indosserai d’inverno. Io,
nei pochi giorni che ci restano, riguarderò
i versi scritti in luglio e agosto,
anche se temo di non aver aggiunto niente, semmai
di avere sottratto molto, giacché tra di essi traspare
l’oscuro sospetto che questa estate
con le sue cicale, i suoi alberi, il mare,
con i fischi delle navi nei tramonti gloriosi,
coi barcaioli sotto i balconi al chiar di luna
e con la sua misericordia ipocrita, sarà l’ultima.

Ghiannis Ritsos

Karlòvasi, 3.IX.89

(Traduzione di Nicola Crocetti)

(da Fischi di navi, 1989)

da “Molto tardi nella notte”, Crocetti Editore, 2020

∗∗∗

34. Τò τελευταĩο ϰαλοϰαίρι

Ἀποχαιρετιστήρια χρ ὡματα τῶν δειλινῶν. Καιρός νά ἑτοιμάσεις
τίς τρεĩς βαλίτσες – τά βιβλία, τά χαρτιά, τά πουϰάμισα –
ϰαί μήν ξεχάσεις ἐϰεĩνο τò ρόδινο φόρεμα πού τόσῦ σοῦ πήγαινε
παρ’ ὅτι τό χειμῶνα δέ θα τό φορέσεις. ’Εγὡ,
τίς λίγες μέρες πού μᾶς μένουν ἀϰόμη, θά ξαναϰοιτάξω
τούς στίχους που ἔγραψα Ἰούλιο ϰι Αὔγουστο
ἂν ϰαί φοβᾶμαι π ώς τίποτα δέν πρόσθεσα, μᾶλλον
π ώς ἔχω ἀφαιρέσει πολλά, ϰαθ ώς ἀνάμεσά τους διαφαίνεται
ἡ σϰοτεινή ὑποψία π ώς αὐτό τό ϰαλοϰαίρι
μέ τά τζιτζίϰια του, τά δέντρα του, τή θάλασσά του,
μέ τά σφυρίγματα τῶν πλοίων του στά ἔνδοξα λιογέρματα,
μέ τίς βαρϰάδες του στό φεγγαρόφωτο ϰάτω ἀπ’ τά μπαλϰονάϰια
ϰαί μέ τήν ὑποϰριτιϰή εὐσπλαχνία του, θά ’ναι τό τελευταῖο.

Γιάννης Ρίτσος

Καρλόβασι, 3.IX.89

da “Σφυρίγματα πλοίων”, 1989, in “Αργά, πολύ αργά μέσα στη νύχτα”, Κέδρος, 1991

 

Ogni anno, alla fine dell’estate, a Karlòvasi, Ritsos impacchettava le sue carte, avvolgeva i sassi che aveva disegnato e preparava le valigie per Atene. Pesanti sempre, il raccolto era buono. Così anche quell’estate dell’89, spossato, la vista indebolita, aveva lavorato ancora. Aveva scritto una serie di poesie intitolate Fischi di navi. Poesie che risentivano dello stesso clima delle precedenti. Anzi, dal manoscritto risulta che all’inizio le considerava una continuazione della raccolta Secondi, ma presto decise di separarle, di aggiungere il titolo e di numerarle rendendole indipendenti. Questo manoscritto deve essere una prima stesura, comunque certamente non quella definitiva – pieno com’è di cancellature, di correzioni e varianti. Come avveniva sempre, sarebbero seguite riscritture successive, con aggiunte e sottrazioni di intere poesie. Le cose sono andate diversamente. O forse, come aveva previsto il suo “oscuro sospetto”.
Dopo insistenti ricerche di quanti conoscevano l’esistenza di questa raccolta, i manoscritti sono stati trovati quando il presente volume era pronto per la stampa. Ma, se anche così non fosse stato, in quanto opera incompiuta, con problemi particolari, la raccolta non avrebbe trovato posto qui.
Nonostante ciò, abbiamo ritenuto opportuno chiudere questo volume con le parole della fine, “L’ultima estate”. Questa poesia di oscuri presagi e di tremenda lucidità; del suo così discreto congedo.
dalla Postfazione di Chrisa Prokopaki a «Ghiannis Ritsos, Molto tardi nella notte», Crocetti Editore, 2020

Un commento su “L’ultima estate – Ghiannis Ritsos

  1. […] via L’ultima estate – Ghiannis Ritsos — Poesia in Rete […]

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