
Milo De Angelis, foto di Viviana Nicodemo
Sei stato una sola parola
troncata al culmine della primavera,
ti sei perso, esule impietrito,
tra i gessetti dell’ultima aula a sinistra
mentre fuori le ragazze passavano
con un allegro pompon
tu eri l’intero sgomento di ogni cosa.
“Guardate, sono qui” volevi dire
ma ti bloccò un accento sbagliato,
l’esordio delle frasi cadde sul pavimento
e iniziò la lunga notte silenziosa.
Milo De Angelis
da “Linea intera, linea spezzata”, “Lo Specchio” Mondadori, 2021