
Foto di Amani Willett
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balía del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
Constantino Kavafis
(Traduzione di Margherita Dalmàti e Nelo Risi)
da “Constantinos Kavafis, Cinquantacinque poesie”, Torino, Einaudi, 1968
∗∗∗
Ὅσο μπορεῖς
Κι ἂν δέν μπορεῖς νά ϰάμεις τήν ζωή σου ὅπως τήν θέλεις,
τοῦτο προσπάθησε τουλάχιστον
ὅσο μπορεῖς: μήν τήν ἐξευτελίζεις
μές στήν πολλή συνάφεια τοῦ ϰόσμου,
μές στές πολλές ϰινήσεις ϰι ὁμιλίες.
Μήν τήν ἐξευτελίζεις πηαίνοντάς την,
γυρίζοντας συχνά ϰ’ ἐϰθέτοντάς την
στῶν σχέσεων ϰαί τῶν συναναστροφῶν
τήν ϰαθημερινήν ἀνοησία,
ὣς πού νά γίνει σά μιά ξένη φορτιϰή.
Κωνσταντίνος Καβάφης
da “Ποιήματα 1897-1933”, Ίκαρος, 1984
Nella prima riga anca una parola, se non sbaglio :
Se non puoi vivere/o fare la vita che desideri…..
Guardo un po
Un caro saluto e grazie per questo bellissimo sito….
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Grazie, ho controllato, ma è tutto a posto. Ciao.
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Ahah
Il commento racconta esattamente LA GENTE, proprio quella a cui si riferisce il poeta.
Spero in un fantasmagorica esplosione/implosione di questo mondo,senza più neppure cronache del dopobomba.
In ogni caso,per fortuna ho in mano sempre il più estremo e potente atto di libertà, la MORTE, uscita di sicurezza sempre attiva.Vera consolazione e pace.
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