«Aveva, albero» – Mario Luzi

Dirk Wüstenhagen

 

Aveva, albero,
disobbedito alla sua norma,
                                      aveva
lui
tradito o altri
contrastato la sua forma,
deviato dal suo fine
                      la sua forza?
                                    E ora era
                                   deforme
per errore
o cattiveria
di chi? Si logora,
si imbroncia.
                    «Non piangere,
albero, non gemere»
                                   gli gridano
le rondini
nei tuffi e negli affondo
del loro mulinello. «C’è
un’armonia più estesa
e misericordiosa
che abbraccia anche il tuo sgorbio,
lo modula, lo lima,
                                       lo commisura
al suo perenne ritmo…»
Chi è, non è nessuno
ma c’è, onnipresente,
colui che raccoglie questo dialogo
e passa tra gli effimeri che passano
nel vento inesauribile del mondo…

Mario Luzi

da “Promenade humaine I”, in “Sotto specie umana”, Garzanti, 1999 

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