
Sergio Larrain, Italia, Sicilia, 1959
Forse in ogni bambino c’è l’infanzia
remota e irremissibile del mondo
che avanza, si trasmuta in altra danza
senza svanire la luna nel pozzo.
E persa quella lampada di biacca
sopra il celeste che si fa distante,
andiamo a descrizioni e imitazioni
dietro il fulgore della spiga in erba.
Inseguiamo, totalmente all’oscuro
del monito dell’infanzia, la seta
di una tremenda incantagione estiva,
mentre il succo svaniva, mentre il verde
della cima ripassava di mano,
rinvenendo in altri occhi lo stupore.
Daniele Piccini
da “Inizio fine”, Crocetti Editore, 2021