Cari luoghi – Leonardo Sinisgalli

Foto di Anka Zhuravleva

TI VENGO VICINO

Ti vengo vicino, per vederti
devo difendere gli occhi
dalle spine.

Ti posso chiamare, nessuno
mi sente nel giardino.

PER QUESTO VIOTTOLO

Per questo viottolo
storto, stretto, gonfio
di murmuri, di strepiti
potrò raggiungere tra gli iris
il recinto di cenere.

STO IN ATTESA

Sto in attesa a guardare
laggiù quando scoppiano
i fiori tra le foglie.

CARI LUOGHI

Cari luoghi dove
ti pare di udire
di rimbalzo la tua voce.

HA RIPRESO A TUBARE

Ha ripreso a tubare la tortora
dei vicini, trema
la batteria delle padelle,
la bimba in cucina
scrive i nomi delle sorelle
su un guscio d’uovo.

RITARDA IL FREMITO

Ritarda il fremito della chioma
fitta e fresca davanti
alla finestra – la nuvola
si sposta di un millimetro –
vieta a questi voli
di oscurarci.

Leonardo Sinisgalli

da “Dimenticatoio”, (1975-1978), in “Leonardo Sinisgalli, Tutte le poesie”, Mondadori, 2020

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