
Edward Weston, Sibyl Anikeeff
Tu che non sai e splendi di tanta poesia
o donna che fiorisci sopra la mia agonia,
fa ch’io risorga un giorno.
O tu che sei passata nel crepuscolo immondo
di tutti noi e sorgi come l’alba d’un mondo
fa ch’io risorga un giorno.
Cesare Pavese
[aprile 1928]
da “Prima di «Lavorare stanca» 1923-1930”, in “Cesare Pavese, Le poesie”, Einaudi, Torino, 1998