
Foto di Rui Veiga
Sceglierei di non aver amato
per non conoscere il peso dei giorni
lenti, fatti per nulla.
Dal vano delle porte
non appare il miracolo, nel mondo
nessuno mi pretende.
Ecco perché vorrei
non aver mai saputo
cosa cambia nella luce
quando c’è una ragione.
Prego all’ultimo istante
di aver fermato il braccio,
di esser tornato indietro…
Ma cosa conta dire questo o altro,
se tutto è stato scritto con il sangue.
Daniele Piccini
da “E fuori Marta”, in “Terra dei voti”, Crocetti Editore, 2003