«Piangere non è un sussulto di scapole» – Pierluigi Cappello

 

Piangere non è un sussulto di scapole
e adesso che ho pianto
non ho parole migliori di queste
per dire che ho pianto
le parole piú belle
le parole piú pure
non sono lo zampettío delle sillabe
sull’inverno frusciante dei fogli
stanno cosí come stanno
né fuoco né cenere
fra l’ultima parola detta
e la prima nuova da dire
è lí che abitiamo

Pierluigi Cappello

da “La misura dell’erba”, (1993-1998), in “Assetto di volo”, Crocetti Editore, 2006

Un commento su “«Piangere non è un sussulto di scapole» – Pierluigi Cappello

  1. Anna Lozza ha detto:

    Meravigliosi versi !

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