
Izraelis Bidermanas, Mirabeau Station, 6 a. m., 1949
Eravamo là a correre per il tunnel a volta,
tu davanti col cappotto nuovo da viaggio affrettandoti
e io, dietro come un dio veloce cercando di raggiungerti
prima che ti trasformassi in un giunco
o in uno strano fiore bianco screziato di cremisi
mentre il cappotto sventolava selvaggio e i bottoni
uno dopo l’altro saltavan via lasciando una traccia
fra la Metropolitana e l’Albert Hall.
Luna di miele, indugi al chiar di luna, tardi per il concerto,
i nostri echi muoiono in quel corridoio e adesso
io scopro come fece Hänsel le pietruzze di luna
ripercorrendo il sentiero, raccogliendo i bottoni
per finire in una stazione illuminata e ventosa
coi treni ormai partiti, il binario bagnato
nudo e teso come me, attento solo a captare
i tuoi passi, e dannato se guardo indietro.
Seamus Heaney
(Traduzione di Gabriella Morisco e Anthony Oldcorn)
da “Seamus Heaney, Poesie”, “I Meridiani” Mondadori, 2016
Quartine di pentametri giambici a rima alternata, a esclusione della seconda, a rima baciata.
«Thames Poetry», February 1981.
La poesia che apre la raccolta Station Island ne segna già la matrice, fortemente autobiografica e purgatoriale, di risalita dagli inferi. Un episodio della luna di miele del poeta, la corsa con la moglie per arrivare in tempo a un Promenade Concert alla Albert Hall, assume nel ricordo connotazioni mitiche: lui insegue lei, come Pan con la ninfa Siringa (vv. 3-5), poi la supera e diventa un Orfeo che guida Euridice. Come Hansel spera di ritrovare la via che porti fuori dal ventre della città, dalla selva oscura della vita; come Orfeo è «attento solo a captare / i […] passi» di Euridice, però rifiuta di voltarsi: in questo modo «Euridice e molto altro sono salvati dalla pura testardaggine del poeta» (Stepping Stones, p. 253). (Marco Sonzogni)
∗∗∗
The Underground
There we were in the vaulted tunnel running,
You in your going-away coat speeding ahead
And me, me then like a fleet god gaining
Upon you before you turned to a reed
Or some new white flower japped with crimson
As the coat flapped wild and button after button
Sprang off and fell in a trail
Between the Underground and the Albert Hall.
Honeymooning, mooning around, late for the Proms,
Our echoes die in that corridor and now
I come as Hansel came on the moonlit stones
Retracing the path back, lifting the buttons
To end up in a draughty lamplit station
After the trains have gone, the wet track
Bared and tensed as I am, all attention
For your step following and damned if I look back.
Seamus Heaney
da “Station Island”, Faber and Faber, London, 1984
la trovo straordinaria!
"Mi piace"Piace a 1 persona