
Foto di Nastya Kaletkina
Ora che hai consumato tutte le parole
come unghia spezzate su spuntoni di roccia
e il cuore gonfia a vuoto le vene del tuo sangue
mentre l’anima resta in una gabbia oscura
girati intorno e guarda più lontano
al di là dei tuoi piedi che scalciano nel vuoto.
Vedrai dispersi in un ventoso spazio
uomini in pace di aver parlato a lungo
di vittime e carnefici, d’ingiustizie atroci
dei dolori del mondo, senza aver detto nulla.
Nulla di sé o dell’uomo, nulla del dolore.
Ma forse nulla davvero andava detto.
Marcello Comitini
da “Quarto Giorno: poesie”, Edizioni Caffè Tergeste, 2018
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