Ora rivoglio bianche tutte le mie lettere,
inaudito il mio nome, la mia grazia richiusa;
ch’io mi distenda sul quadrante dei giorni,
riconduca la vita a mezzanotte.
E la mia valle rosata dagli uliveti
e la città intricata dei miei amori
siano richiuse come breve palmo,
il mio palmo segnato da tutte le mie morti.
O Medio Oriente disteso dalla sua voce,
voglio destarmi sulla via di Damasco –
né mai lo sguardo aver levato a un cielo
altro dal suo, da tanta gioia in croce.
Cristina Campo
da “Passo d’addio”, “All’Insegna del pesce d’oro”, Scheiwiller, Milano, 1956
Nei link delle poesie italiane ci sono molte poesie di Cristina Campo… adesso te lo mando!
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