
Beatrice Cignitti, Conchiglia di Pineto, 2008
Non a te appartengo, sebbene nel cavo
Della tua mano ora riposi, viandante,
Né alla sabbia da cui mi raccogliesti
E dove giacqui lungamente, prima
Che al tuo sguardo si offrisse la mia forma mirabile.
Io compagna d’agili pesci e d’alghe
Ebbi vita dal grembo delle libere onde.
E non odio né oblio ma l’amara tempesta me ne divise.
Perciò si duole in me l’antica patria e rimormora
Assiduamente e ne sospira la mia anima marina,
Mentre tu reggi il mio segreto sulla tua palma
E stupito vi pieghi il tuo orecchio straniero.
Margherita Guidacci
da “Paglia e polvere”, Padova: Rebellato, 1961
Davvero bella, non la conoscevo! Ma la cosa sfiziosa è che proprio ieri ho riportato un pensiero sul mio blog dove dico proprio che la donna è come una conchiglia! Che coincidenza 😀
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Bellissima!
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