Ora che capovolta è la clessidra,
che l’avvenire, questo caldo sole,
già mi sorge alle spalle, con gli uccelli
ritornerò senza dolore
a Bellosguardo: là posai la gola
su verdi ghigliottine di cancelli
e di un eterno rosa
vibravano le mani, denudate di fiori.
Oscillante tra il fuoco degli uliveti,
brillava Ottobre antico, nuovo amore.
Muta, affilavo il cuore
al taglio di impensabili aquiloni
(già prossimi, già nostri, già lontani):
aeree bare, tumuli nevosi
del mio domani giovane, del sole.
Cristina Campo
da “Passo d’addio”, “All’Insegna del pesce d’oro”, Scheiwiller, Milano, 1956
Stupenda!
un caro saluto e un grazie sincero per tutta la bellezza che ci doni
Adriana
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Grazie a te, Adriana e buona serata.
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