
Foto di Édouard Boubat
Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre ‒
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro ‒
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
Cesare Pavese
[19-20 marzo 1950]
da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, Einaudi, Torino, 1951
Grazie Isabella e buona domenica! Un abbraccio…
"Mi piace"Piace a 1 persona
A te cara Titti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Per questa poesia e per tutto questo meraviglioso blog
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te!
"Mi piace""Mi piace"