
Foto di Chiara Adezati. Hans Scheib, Siebdruck, “Knockin’ on heaven’s door. Kaukasisch”, elaboraz. Jolanta Johnsson
per la mia propria faccia allo specchio
Non aver paura:
non riconoscerò mai me stesso
in te.
Questa goccia di sangue
che fiorisce sulla schiuma
mai ci congiungerà –
non aver paura.
Non aver paura:
mai incrocerò la superficie del tuo appartamento;
mai ti spiccherò dal vetro;
nemmeno riesco a ricordare le tue fattezze.
Non permetterò mai a me stesso di notare le tue imperfezioni
per paura che tu ti confonda ogni qual volta
tu confronti il tuo sorriso col mio.
Non aver paura:
noi non invecchieremo insieme.
Zviad Ratiani
(Traduzione di Chiara Adezati)
da “Requiem per i vivi”
***
Rasieren
An das eigene Gesicht im Spiegel
Fürchte dich nicht:
ich werde niemals
mein Gesicht in dir erkennen können.
Der Tropfen Blut,
wenn er sich männlich auf dem Seifenschaum ausbreitet,
vereinigt: uns niemals;
fürchte dich nicht.
Fürchte dich nicht:
Ich werde nie in deine glatte Oberfläche dringen können,
vermag auch nie dich zu mir hier heraus zu rufen;
auch mich an dich erinnern werd ich niemals können.
Ich will sie nie bemerken, deine Fehler,
solange du mich lächelnd anschaust, unsicher noch.
Fürchte dich nicht:
Ich und du, wir werden nicht zusammen alt.
Zviad Ratiani
da “Requiem für die Lebenden: Gedichte”, KLAK Verlag, Berlin, 2018